Un allarme lanciato per un presunto accoltellamento all’interno del centro di formazione professionale ABF di Albino, in provincia di Bergamo, si è rivelato una falsa segnalazione. L’episodio è avvenuto nella mattinata di mercoledì 8 gennaio, intorno alle 11, quando uno studente ha chiamato il 112, mobilitando carabinieri e soccorsi per un’aggressione mai avvenuta.
Intervento tempestivo, ma nessuna traccia dell’aggressione
La segnalazione ha attivato immediatamente le forze dell’ordine e un mezzo della Croce Rossa di Alzano Lombardo, che sono giunti sul posto pochi minuti dopo la chiamata. Tuttavia, al loro arrivo non è stato trovato alcun ferito né alcun segno di un’aggressione. L’istituto, situato in via Dehon Padre Leon, è stato oggetto di verifiche accurate, con il coinvolgimento della direzione scolastica, che ha confermato l’assenza di qualsiasi evento violento.
Uno scherzo di cattivo gusto
Gli accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia di Clusone hanno chiarito che si trattava di uno scherzo organizzato da uno studente minorenne. Un atto che, pur privo di conseguenze fisiche, ha generato allarme e comportato un inutile dispendio di risorse. Al momento, le autorità stanno identificando l’autore della chiamata e valutando l’eventuale responsabilità di altri studenti coinvolti.
Rischio denuncia per procurato allarme
Il giovane rischia una denuncia per il reato di procurato allarme, previsto dall’articolo 658 del Codice Penale, che punisce chi provoca inutilmente l’intervento di pubblici servizi di emergenza. Se saranno individuati complici, anche loro potrebbero essere accusati di concorso nel reato.
Le conseguenze di gesti irresponsabili
Il caso sottolinea le gravi implicazioni di scherzi simili, che non solo sprecano risorse preziose, ma possono ostacolare interventi urgenti in situazioni reali. Le autorità e la direzione scolastica stanno valutando anche eventuali provvedimenti disciplinari interni nei confronti degli studenti coinvolti.