La questione del prolungamento della tranvia in Val Brembana torna al centro del dibattito. Il Comune di San Pellegrino Terme ha approvato un ordine del giorno per chiedere a Teb (Tranvie Elettriche Bergamasche) e Consorzio Bim di valutare un’estensione della linea almeno fino a San Giovanni Bianco.
Attualmente, il progetto prevede l’arrivo della tranvia da Bergamo a Villa d’Almè entro giugno 2026. Da lì, le ipotesi allo studio includono bus elettrici sull’ex sedime ferroviario o il prolungamento del tram fino al confine tra Sedrina e Zogno, con la successiva integrazione di autobus elettrici. Tuttavia, gli amministratori locali ritengono questa soluzione insufficiente per un reale miglioramento della mobilità.
Un’opera da 522 milioni di euro
Secondo quanto riferito da L’Eco di Bergamo, il costo del prolungamento della tranvia da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco sarebbe di 522 milioni di euro, cifra inferiore ai 772 milioni ipotizzati inizialmente. Il Comune di San Pellegrino insiste sull’importanza di un progetto più ambizioso, che preveda anche il trasporto merci su rotaia, riducendo il traffico pesante sulle strade della valle.
Il ruolo della Sanpellegrino e delle aziende locali
La Sanpellegrino Spa, azienda leader nel settore delle acque minerali, ha manifestato più volte interesse per il progetto, ritenendolo in linea con gli obiettivi di sostenibilità e carbon neutrality. Nel piano di rinnovamento dello stabilimento di Ruspino, è stato già previsto uno snodo ferroviario interno, che potrebbe entrare in funzione qualora la tranvia venisse realizzata.
Anche altre aziende del territorio, come Bracca, potrebbero beneficiare del trasporto merci su ferro, contribuendo a rendere l’opera più sostenibile dal punto di vista economico.
Il precedente progetto della tranvia a idrogeno
Nel 2021, San Pellegrino aveva proposto la realizzazione di una tranvia a idrogeno, sfruttando fondi europei disponibili. Il progetto, che avrebbe seguito l’esempio della Brescia-Iseo-Edolo, primo treno a idrogeno in Italia, non è però mai stato formalizzato.
Un’infrastruttura cruciale per la mobilità della Val Brembana
L’amministrazione comunale ribadisce che il solo prolungamento fino a Zogno non garantirebbe un miglioramento significativo della viabilità. Per questo motivo, si chiede un’analisi più approfondita delle possibilità di estensione, coinvolgendo attivamente le aziende locali e valutando soluzioni innovative per il finanziamento.
La sfida ora è trovare i fondi necessari e far sì che la tranvia diventi una vera alternativa sostenibile ai trasporti su gomma, contribuendo a migliorare la qualità della vita e la mobilità in tutta la Val Brembana.