Si è rivolto al primo numero trovato online per risolvere un guasto alla caldaia, ma è finito vittima di un raggiro. Un cittadino bergamasco residente a Romano di Lombardia ha denunciato alle forze dell’ordine due falsi tecnici che, presentandosi come idraulici, hanno chiesto un compenso di 600 euro senza aver effettuato alcuna riparazione.
Il fatto è avvenuto dopo che l’uomo, constatato il blocco dell’impianto, ha cercato su internet un servizio di assistenza urgente. Il numero contattato, apparentemente professionale, ha risposto tramite un centralino gestito da una persona con accento straniero, che ha garantito l’invio immediato di personale specializzato. Dopo circa due ore, due uomini si sono presentati come tecnici, muniti solo di cacciavite e pinza.
Dopo una breve permanenza all’interno dell’abitazione e senza mostrare alcuna prova dell’intervento effettuato, i due hanno chiesto il pagamento in contanti di 600 euro, sostenendo di aver sostituito diversi componenti della caldaia. I sospetti del residente sono però aumentati, notando l’assenza di attrezzature adeguate e un mezzo di trasporto non riconducibile a ditte del settore.
A quel punto, ha richiesto l’intervento della polizia locale, che ha immediatamente identificato i due individui, risultati essere cittadini ucraini, di 30 e 40 anni, residenti nel Milanese. Nessuno dei due risultava impiegato presso aziende autorizzate alla manutenzione di caldaie. La verifica sulla caldaia ha inoltre confermato che l’impianto era ancora fuori uso.
I due sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa, mentre sono in corso accertamenti per individuare eventuali complici o altri casi simili nella zona.
Allerta sullo spoofing telefonico
Parallelamente, la polizia locale ha colto l’occasione per avvertire la cittadinanza sui rischi crescenti dello “spoofing telefonico”, una tecnica fraudolenta in cui i truffatori, tramite tecnologia VoIP, mascherano le chiamate con numeri reali di aziende affidabili. Il consiglio delle autorità è di verificare sempre l’identità degli operatori e, in caso di dubbi, contattare direttamente il 112 o la polizia locale.
Il sindaco di Romano di Lombardia, Gianfranco Gafforelli, ha lodato la prontezza del cittadino e l’efficienza delle forze dell’ordine, sottolineando quanto questo genere di truffe possano danneggiare economicamente le vittime. “In una giornata, un falso tecnico può incassare centinaia di euro senza prestare alcun servizio”, ha commentato il primo cittadino.