Durante la visita bergamasca dell’assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, il Laboratorio del Carmine è stato definito un esempio straordinario di manifattura artigianale lombarda. Fondato nel 1969 e a conduzione familiare, il laboratorio continua a produrre camicie su misura di altissima qualità, combinando con sapienza tradizione e innovazione. In un’epoca dominata dal fast fashion, dove la cura e la durata dei capi sembrano passare in secondo piano, questa realtà mantiene vivo il metodo artigianale, prestando particolare attenzione ai dettagli e ai materiali, qualità che rendono unica la produzione del Made in Italy.
Le parole di Jonathan Lobati sull’eccellenza del Laboratorio del Carmine
Il consigliere regionale Jonathan Lobati ha commentato entusiasta il valore del laboratorio, affermando: “Il Laboratorio del Carmine rappresenta un esempio virtuoso di manifattura artigianale lombarda. Dal 1969, questa realtà a conduzione familiare unisce sapientemente tradizione e innovazione, producendo camicie su misura di altissima qualità. In un contesto in cui il fast fashion ha spesso sacrificato la cura e la durata dei capi, qui si lavora ancora con metodo, attenzione ai dettagli e profondo rispetto per i materiali. Sostenere realtà come questa significa difendere il cuore autentico del Made in Italy e valorizzare il sapere artigiano che rende unico il nostro territorio”.
Lombardia leader nell’export tessile: il valore delle esportazioni
Nel corso della visita, Barbara Mazzali ha messo in evidenza la posizione di leadership che la Lombardia continua a mantenere nel settore tessile, con un valore delle esportazioni che si prevede raggiunga i 3,8 miliardi di euro nel 2024. Questo rappresenta il 37,4% dell’export nazionale del settore. La Lombardia è un cuore pulsante del tessile italiano, un settore che nonostante la congiuntura complessa, riesce a mantenere un’importante posizione di mercato a livello mondiale.
Milano, Como e Bergamo protagonisti dell’export lombardo
Secondo Mazzali, “Milano, Como e Bergamo sono i principali motori dell’export lombardo nel settore tessile”. Insieme, queste province rappresentano oltre il 60% delle esportazioni regionali, consolidando la Lombardia come un polo centrale per la produzione tessile in Italia. Tuttavia, Mazzali ha sottolineato anche il “crescente dinamismo di territori più piccoli, come la provincia di Sondrio, che stanno mostrando un significativo sviluppo nel settore, dimostrando come l’energia economica si stia diffondendo su tutto il territorio lombardo”.
Innovazione e sostenibilità: la direzione per il futuro del tessile lombardo
L’assessore ha evidenziato come, nonostante i segnali di rallentamento, la Lombardia non arretra e continua “a puntare sulla sostenibilità e sull’innovazione per far crescere il settore tessile. Il focus è sulla formazione delle nuove generazioni e sull’internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di preservare l’anima radicata nel territorio del tessile lombardo, ma con uno sguardo rivolto anche ai mercati internazionali”. Il saldo commerciale positivo di 2,5 miliardi di euro conferma la solidità e la competitività del settore.
L’importanza di sostenere il settore tessile lombardo
La Lombardia continua a dimostrare il suo impegno a sostenere le sue eccellenze artigianali e il suo export tessile, che si presenta come uno dei settori chiave per l’economia regionale. La regione non solo difende il Made in Italy, ma punta a rafforzare la propria posizione a livello globale, mantenendo alta l’attenzione sulla qualità e sull’innovazione, elementi che hanno reso la Lombardia un esempio per il resto del mondo.