È morto padre Giuseppe Bracchi, figura centrale del Patronato San Vincenzo di Bergamo, dove ha operato per decenni accanto ai giovani, agli emarginati e agli orfani. Superiore generale dell’istituto dal 2001 al 2010, ha rappresentato un punto di riferimento spirituale e sociale per intere generazioni, proseguendo il solco tracciato dal fondatore don Bepo Vavassori.
Originario di Corte Franca (Brescia), padre Bracchi era nato nel 1935. Prima della vocazione sacerdotale, aveva lavorato come operaio nelle fornaci, esperienza che ha segnato profondamente il suo rapporto con il mondo del lavoro e con gli ultimi. Dopo il servizio militare tra gli alpini a Merano, era entrato al Patronato San Vincenzo, dove fu proprio don Vavassori a offrirgli la possibilità di studiare e formarsi, pur restando attivamente inserito nella comunità.
L’ordinazione sacerdotale arrivò nel 1968, quando aveva 33 anni, ma già da tempo era punto di riferimento per i giovani della Casa del Giovane in via Gavazzeni. Qui ha offerto rifugio, ascolto e sostegno a ragazzi in difficoltà, ex carcerati, persone senza fissa dimora e studenti. Accanto al lavoro educativo, ha coltivato una grande passione per la montagna, che lo ha portato a compiere ascese importanti su vette come il Monte Bianco, il Cervino e la Presolana.
Durante la sua missione, ha collaborato strettamente con don Arturo Bellini alla raccolta di testimonianze e documenti utili per la causa di beatificazione di don Bepo Vavassori, cui era profondamente legato. Attento alla memoria storica dell’istituto, padre Bracchi ha dedicato parte dei suoi ultimi anni a ricostruire le vicende dei sacerdoti che si sono susseguiti nella guida del Patronato, testimoniando un impegno costante nel tramandare valori di fede, solidarietà e accoglienza.
Anche durante il suo incarico come parroco a San Paolo d’Argon, non ha mai interrotto il legame con il Patronato, tornando sempre a farsi prossimo a chi aveva bisogno. Il suo stile, umile e discreto, è rimasto nel cuore di chi lo ha conosciuto, come testimoniano i tanti messaggi di cordoglio giunti nelle ultime ore.
I funerali si svolgeranno lunedì 14 aprile alle 15 nella parrocchia della Malpensata, dove la comunità bergamasca potrà porgere l’ultimo saluto a un uomo che ha fatto del servizio agli altri il centro della propria esistenza.