Una vera e propria “battaglia ecologica” ha preso vita sabato 5 aprile lungo il corso d’acqua tra Stezzano e Comun Nuovo, dove si è svolta l’iniziativa ambientale Puliamo il fosso. L’azione ha portato alla luce 290 chilogrammi di rifiuti abbandonati, compresi due fucili ad aria compressa, tra gli oggetti più insoliti rinvenuti dai volontari.
L’evento è stato promosso in collaborazione con Legambiente – Circolo del Gerundo e l’associazione Amici del Brembo, e ha coinvolto una decina di volontari, equipaggiati con guanti e sacchi per la raccolta. Guidati dall’assessore all’Ambiente Simone Gotti, hanno setacciato circa un chilometro del fossato adiacente alla strada provinciale, raccogliendo oltre 40 sacchi colmi di rifiuti di ogni tipo.
L’impegno civico in prima linea
Al termine dell’intervento, l’assessore Gotti ha commentato con soddisfazione l’esito dell’operazione, definendola “un segnale tangibile dell’impegno della comunità” verso la tutela del territorio. «L’inciviltà è sempre troppa, ma lo spirito civico è contagioso», ha dichiarato. Il ritrovamento dei fucili ha reso ancora più evidente l’urgenza di iniziative del genere, capaci di trasformare zone abbandonate e degradate in simboli di rinascita ambientale.
Dati incoraggianti sulla raccolta differenziata
Nel suo intervento, Gotti ha anche evidenziato i progressi della cittadinanza sul fronte della raccolta differenziata, contrapponendoli alle cattive pratiche dell’abbandono illecito dei rifiuti. Grazie ai dati dell’osservatorio sui rifiuti, ha sottolineato come cresca la sensibilità ambientale tra gli abitanti di Stezzano, contribuendo alla costruzione di un modello più virtuoso di gestione dei rifiuti.
Una sinergia vincente tra istituzioni e cittadini
L’iniziativa ha dimostrato l’efficacia del lavoro di squadra tra istituzioni e realtà associative, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità dell’ambiente e rafforzare il senso di responsabilità civica. Il successo dell’operazione Puliamo il fosso potrebbe rappresentare un modello replicabile anche in altri territori, in risposta all’emergenza legata all’abbandono dei rifiuti.