Bergamo, 26enne ucciso in zona stadio: l’aggressore, 18 anni, si è costituito

Riccardo Claris accoltellato alla schiena dopo uno scontro legato al tifo

Una lite scoppiata per motivi calcistici si è trasformata in tragedia nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio a Bergamo, nei pressi dello stadio. Un ragazzo di 26 anni, Riccardo Claris, ha perso la vita dopo essere stato accoltellato alla schiena all’altezza del civico 27 di via dei Ghirardelli, zona residenziale non lontana dal Lazzaretto.

A colpire mortalmente Claris sarebbe stato un giovane di 18 anni, che secondo quanto trapelato sarebbe intervenuto per difendere il fratello coinvolto nella zuffa. Dopo l’accoltellamento, il ragazzo si sarebbe recato spontaneamente dai carabinieri per costituirsi. L’arma, un coltello da cucina, potrebbe essere stata prelevata poco prima da un’abitazione nelle vicinanze.

I soccorritori sono arrivati rapidamente sul posto con un’ambulanza e un’automedica, ma i tentativi di rianimazione sono risultati vani. Riccardo Claris è morto pochi minuti dopo l’aggressione, a causa delle gravi ferite riportate. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove verrà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura.

Le indagini, affidate ai carabinieri di Bergamo, sono in corso per ricostruire con precisione i fatti e individuare tutti i partecipanti alla rissa. Verranno acquisite le immagini delle telecamere presenti in zona e ascoltati i testimoni. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, ma l’intreccio tra rivalità calcistiche e violenza giovanile appare centrale nella dinamica della tragedia.

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