Un parcheggio chiuso da anni, vincolato all’uso pubblico ma abbandonato e inutilizzabile, diventa ora al centro di una trattativa tra Comune e proprietà. È il caso del P12 di via Tremana a Bergamo, struttura interrata costruita negli anni Novanta insieme ai condomini sovrastanti, e oggi in stato di degrado avanzato.
Una struttura vincolata ma mai riqualificata
Nonostante sia formalmente di proprietà privata, il parcheggio è soggetto a vincolo d’uso pubblico, stabilito da una concessione rilasciata dal Comune all’epoca della costruzione. Tuttavia, secondo l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda, le condizioni della struttura sono gravemente compromesse: “Immaginate un’area senza manutenzione da anni”, ha dichiarato, spiegando che la proprietà non intende investire nella riqualificazione necessaria per la riapertura.
Il parcheggio serve una zona ad alta densità commerciale e sportiva
Il parcheggio P12 si trova in una zona molto frequentata, con numerose attività commerciali nelle vicinanze, tra cui un ristorante, una farmacia, una galleria, un bar e una sede della palestra FitActive, frequentata da sportivi provenienti da diversi quartieri. Nonostante ciò, la parte interrata del parcheggio è rimasta chiusa da tempo, con un continuo via vai di auto alla ricerca di stalli in superficie, spesso insufficienti.
Un vincolo da rimuovere per sbloccare l’area
In Consiglio comunale, il tema è tornato d’attualità il 12 maggio su richiesta del consigliere Alberto Ribolla (Lega), che ha sollevato la questione già dopo l’alluvione dello scorso settembre. Il Comune sta lavorando a un piano per eliminare il vincolo pubblico e trasformare l’area in parcheggio privato per i residenti, in cambio di un corrispettivo economico da parte della proprietà. «Stiamo negoziando una transazione – ha confermato Berlanda – per evitare una causa legale lunga e costosa come quella che ci sta impegnando per il parcheggio di Longuelo».
Attese e incertezze sul futuro
Il futuro del parcheggio P12 dipenderà ora dall’esito della trattativa tra Comune e attuali proprietari, nonché da un’eventuale cessione della struttura a un nuovo acquirente. La speranza dell’amministrazione è di arrivare a una soluzione rapida che consenta di restituire l’area a una funzione utile per il quartiere, afflitto da una cronica carenza di posti auto.