Il tempo ritrovato: opere in mostra al MAT per i cento anni della Casa dell’Orfano

Una preziosa selezione di 24 opere racconta quattro secoli di storia, memoria e donazioni, in una mostra unica che celebra l’identità culturale della ValSeriana e la missione educativa della Casa dell’Orfano di Clusone

Un viaggio tra arte, memoria e identità collettiva

Dal 17 maggio al 21 settembre 2025, il MAT – Museo Arte Tempo di Clusone ospita la mostra “Il tempo ritrovato. Opere dalla raccolta d’arte della Casa dell’Orfano di Clusone”. L’esposizione si inserisce nelle celebrazioni per il Centenario della Casa dell’Orfano Monsignor Giovanni Antonietti, cuore educativo e spirituale della ValSeriana, e rappresenta il primo grande appuntamento di un anno dedicato alla riscoperta del patrimonio storico-artistico di questo luogo.

Una collezione inedita che attraversa i secoli

L’esposizione, curata dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, si apre ufficialmente sabato 17 maggio alle ore 15.00 in Sala Legrenzi, con una presentazione pubblica del curatore. La mostra propone 24 opere selezionate, in larga parte mai esposte prima, tra cui dipinti, sculture, ceramiche, strumenti musicali, stampe e libri. Un percorso che attraversa il tempo, dal XVI al XX secolo, e che narra il valore di ogni singolo pezzo, custode di storie di donazione, legami affettivi e valori educativi.

L’impegno della Fondazione e delle istituzioni locali

“Celebriamo cento anni di accoglienza, educazione e amore per i più fragili. La Fondazione ha intrapreso un percorso comune per salvaguardare, restaurare e valorizzare l’immenso patrimonio artistico della Casa. L’impegno economico messo in campo è stato reso possibile anche grazie al contributo delle istituzioni del territorio che ringraziamo. Oggi, mentre celebriamo il passato, guardiamo con fiducia anche al futuro”, ha dichiarato Attilio Fantoni, Presidente della Fondazione Casa dell’Orfano Monsignor Giovanni Antonietti.

Questa sinergia è il frutto di un lavoro pluriennale condiviso con l’Associazione Ex Allievi e Amici di Mons. Antonietti, sostenuto dal Comune di Clusone e da altri enti del territorio. Un accordo firmato nel 2007 con l’amministrazione comunale ha permesso di salvaguardare e conservare presso il MAT molte delle opere oggi esposte, contribuendo alla loro fruizione pubblica e alla narrazione culturale della valle.

Una donazione che ha cambiato la storia della collezione

Tra gli episodi più significativi della storia della raccolta spicca il legato testamentario del conte Giacomo Suardo, figura eminente della nobiltà bergamasca e grande amico di don Giovanni Antonietti. La sua donazione del 1947 ha segnato un momento di svolta, arricchendo sensibilmente la collezione e rafforzando l’identità culturale della Casa. Questo gesto di generosità, assieme a quelli di molti altri benefattori, ha alimentato un patrimonio che oggi torna alla luce in una mostra densa di significati.

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