Una 39enne residente a Rogno, identificata con le iniziali M.C., è stata arrestata martedì 3 giugno con l’accusa di tentato furto e danneggiamento aggravato nei parcheggi dell’aeroporto di Orio al Serio. Da oltre un mese, secondo quanto accertato dagli inquirenti, la donna aveva messo in atto una vera e propria serie di reati: almeno 25 episodi documentati di furto o tentato furto su veicoli in sosta nei pressi dello scalo bergamasco.
Azioni ripetute e strumenti da scasso nello zaino
All’inizio si limitava a cercare auto lasciate aperte, ma con il tempo ha alzato il livello di aggressività, iniziando a tagliare le capote di auto cabriolet per accedere agli abitacoli. L’ultimo episodio, che ha portato all’arresto, si è consumato proprio il 3 giugno: le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la donna mentre tagliava il tettuccio di un’Audi, per poi passare a una Mercedes.
In entrambi i casi, non è riuscita a sottrarre nulla. Tuttavia, nello stesso giorno aveva già messo a segno un colpo su un’altra vettura, rubando un paio di occhiali Montblanc e un iPhone. Quando è stata fermata, la donna ha consegnato spontaneamente il coltellino usato, ma nel suo zaino sono stati rinvenuti anche altri coltelli, un cacciavite, forbici e gli oggetti rubati.
In attesa di comunità, ma già colpita da un foglio di via
Durante l’interrogatorio con il giudice, M.C. ha ammesso la propria responsabilità, spiegando di vivere di espedienti, senza un impiego, e di essere in cura presso il SerD (Servizio per le Dipendenze) in attesa di un inserimento in comunità terapeutica. Il percorso avrebbe dovuto iniziarlo insieme al compagno, arrestato lo scorso mese e attualmente detenuto a Bergamo.
La donna ha anche confermato di frequentare abitualmente i parcheggi dell’aeroporto per compiere furti, nonostante fosse già stata destinataria di un foglio di via dal comune di Orio al Serio — provvedimento che non aveva rispettato.
Arresto convalidato e processo rinviato
Il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha riqualificato il reato in tentato furto, disponendo per M.C. l’obbligo di dimora nel comune di Bergamo, in attesa del processo fissato per il 25 giugno. L’avvocato difensore Piero Pasini ha richiesto un termine per la preparazione della difesa.
Intanto, le indagini della Polizia aeroportuale proseguono: si cerca di attribuire alla donna altri episodi simili, avvenuti nei parcheggi dello scalo tra aprile e inizio giugno.