La crisi del personale dei Vigili del Fuoco a Bergamo
Bergamo sta affrontando una grave carenza di Vigili del Fuoco, una situazione che sta diventando sempre più critica per la sicurezza della provincia. Come sottolineato da Enzo Sinaguglia, segretario provinciale del Co.Na.Po., il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, questa carenza sta raggiungendo livelli senza precedenti, con gravi ripercussioni sul dispositivo di soccorso tecnico urgente.
La provincia sta affrontando un deficit di organico che tocca il 37% nel ruolo dei capi squadra, le figure fondamentali per coordinare le operazioni di soccorso. Questo ha comportato un incremento significativo dei carichi di lavoro e un aumento del rischio di infortuni tra i pochi vigili del fuoco rimasti in servizio, mettendo a serio rischio la capacità di rispondere tempestivamente alle emergenze.
Una situazione che peggiora quotidianamente
La cronica carenza di personale ha raggiunto un punto di non ritorno. Con un organico ridotto all’osso, la sicurezza dei cittadini è in pericolo, e le operazioni di soccorso si stanno sempre più facendo difficili. La preoccupazione è che, se non si interviene immediatamente, il sistema di emergenza della provincia potrebbe essere compromesso, con conseguenti rischi per la popolazione e per la sicurezza del territorio.
Inoltre, la mancanza di personale ha un impatto diretto sulle operazioni di soccorso, con conseguenze non solo sulla tempestività degli interventi, ma anche sulla qualità e sulla sicurezza degli stessi. La carenza di capi squadra, che sono essenziali per coordinare le squadre sul campo, sta aumentando notevolmente i carichi di lavoro, rendendo ancora più difficile garantire una risposta rapida ed efficiente.
Le richieste urgenti al Ministro Piantedosi
In risposta a questa emergenza, i sindacati dei vigili del fuoco hanno fatto un appello diretto al Ministro dell’Interno Piantedosi e al Sottosegretario di Stato Prisco. La richiesta è chiara: è necessario un intervento immediato con assegnazioni urgenti di personale e risorse straordinarie per far fronte alla situazione. Le risorse finora messe a disposizione sono insufficienti e non sono riuscite a coprire le necessità delle diverse realtà sul territorio bergamasco.
Sinaguglia ha anche ricordato le caratteristiche del territorio, che include un vasto tessuto industriale, tratti autostradali ad alto tasso di incidenti, la presenza di fiumi e laghi, tutti fattori che rendono gli interventi di soccorso particolarmente complessi. Con l’avvicinarsi dell’estate e l’aumento degli incendi boschivi e dei turisti nelle valli bergamasche, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare.
L’imminente sfida delle Olimpiadi invernali
Un altro fattore di preoccupazione riguarda le imminenti Olimpiadi invernali 2026, che si terranno a Milano-Cortina. Questo evento comporterà un aumento significativo delle attività in tutta la regione, incluso un incremento del traffico aereo presso l’aeroporto di Orio al Serio, già molto trafficato. Sinaguglia avverte che, se attualmente non è possibile garantire il soccorso ordinario, sarà estremamente difficile affrontare l’emergenza durante le Olimpiadi, quando la domanda di interventi straordinari raggiungerà picchi ancora più alti.
Un’emergenza che non può essere ignorata
La crisi dei vigili del fuoco a Bergamo è un’emergenza che necessita di soluzioni immediate e concrete. Le risorse attuali non sono sufficienti a garantire la sicurezza dei cittadini, e con l’avvicinarsi dell’estate e delle Olimpiadi invernali, la situazione rischia di diventare insostenibile. La sicurezza della comunità bergamasca dipende dalla capacità di rispondere tempestivamente alle emergenze, e questo richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti.