Un’infrastruttura da 300 posti auto, inaugurata a fine maggio e pensata per alleggerire il traffico in ingresso a Bergamo, offrendo ai pendolari un’alternativa gratuita (almeno fino al 14 ottobre) e funzionale. Eppure, il nuovo parcheggio d’interscambio accanto alla Fiera di via Lunga è praticamente vuoto. Gli accessi giornalieri sono minimi, con una media che oscilla tra le 10 e le 20 auto, spesso destinate agli eventi fieristici più che al trasporto pubblico.
Una partenza deludente, su cui si sono concentrate le critiche dell’opposizione, in particolare della consigliera comunale di Fratelli d’Italia Ida Tentorio, che ha presentato un’interrogazione sottolineando il “fallimento” dell’iniziativa, documentando con foto e sopralluoghi il deserto del piazzale nelle diverse fasce orarie. Ma per l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda, è troppo presto per un bilancio: “Serve tempo per cambiare le abitudini”, afferma.
Cartellonistica confusa e accessibilità limitata
Uno dei problemi più segnalati riguarda la comunicazione visiva del servizio: i cartelli gialli sparsi nel piazzale indicano una distanza di 150 metri dalla fermata Atb della Linea 1, ma in realtà — denuncia Tentorio — la distanza è di quasi 700 metri in alcuni punti, se si segue il percorso pedonale. Inoltre, l’informazione che il parcheggio non è utilizzabile durante gli eventi in Fiera viene riportata senza indicazioni puntuali sulle date. «Chi arriva in auto e non conosce il calendario fieristico – osserva la consigliera – rischia di trovare il parcheggio inaccessibile».
Altro nodo critico è rappresentato dagli orari dei bus: la promessa di una corsa ogni 15 minuti non regge alla prova dei fatti. Secondo l’orario estivo, dal 9 giugno all’11 settembre, le corse si riducono spesso a tre all’ora, con un servizio serale insufficiente. Dopo le 20, solo due corse consentono il ritorno verso il parcheggio, di cui una molto a ridosso del termine per il ritiro delle auto fissato alle 20.31. Un rischio concreto per chi lavora in orari serali o è soggetto a imprevisti.
Berlanda: “Non siamo preoccupati, ma correggeremo gli errori”
L’assessore Berlanda non nasconde i limiti del progetto, ma attraverso il Corriere Bergamo invita alla calma: “Infrastrutture come questa richiedono tempo per entrare nelle abitudini dei cittadini. Anche il parcheggio della Croce Rossa in via Broseta è rimasto inutilizzato per anni, poi si è riempito. E la Brebemi insegna: l’utilizzo cresce con la consapevolezza e l’effettiva domanda”.
L’amministrazione comunale intende modificare la cartellonistica, aggiungendo un link diretto al calendario eventi della Fiera, così da rendere più chiara l’effettiva disponibilità dell’area. Quanto alla frequenza dei bus, sarà valutata in base all’effettiva affluenza nei prossimi mesi: “Se la domanda cresce, l’offerta si adeguerà”, garantisce l’assessore.
Berlanda, infine, rilancia la questione: “Fratelli d’Italia ha delle proposte alternative sui parcheggi d’interscambio? È facile criticare, ma servono idee concrete”.
Futuro incerto, ma margini di crescita
L’esperimento in via Lunga non è ancora da archiviare come fallimentare, ma richiederà un deciso cambio di passonella comunicazione, nei servizi accessori (come le frequenze Atb) e nella chiarezza delle regole d’uso. Resta evidente che, a oggi, il parcheggio d’interscambio non ha convinto i pendolari, che continuano a preferire soluzioni più vicine al centro o più dirette nel collegamento.