Un’area verde comunale di 6.000 metri quadrati, tra via Dante e via Isonzo a Stezzano, ospiterà presto un bosco urbano con 650 nuovi alberi. Il progetto, frutto della collaborazione tra l’amministrazione locale e la Cooperativa della comunità, rappresenta una risposta concreta all’esigenza di rendere il territorio più sostenibile, sano e vivibile.
L’iniziativa punta ad arricchire il capitale naturale della zona, migliorare la qualità dell’aria e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. L’area, attualmente un prato erboso, si trasformerà in un’infrastruttura verde multifunzionale, destinata a diventare un habitat per la biodiversità e uno spazio educativo e ambientale, grazie anche al coinvolgimento delle scuole locali.
Un intervento strategico per l’ambiente
Le 650 piante appartengono a 27 specie autoctone e saranno fornite da un vivaio forestale specializzato, come previsto dal progetto curato dal perito agronomo Andrea Pellegatta. Gli esemplari, di tre o quattro anni e provenienza certificata, formeranno una foresta urbana capace di assorbire CO₂ e polveri sottili (PM10), mitigare l’effetto “isola di calore”, migliorare il microclima e favorire l’infiltrazione dell’acqua nel suolo.
Tra le varietà che verranno piantate figurano querce, aceri, biancospini, salici, tigli, corbezzoli, peri e meli selvatici, cornioli, pruni, frangole e fusaggini. Un insieme vegetale pensato per massimizzare i benefici ecologici e offrire nuove fonti di cibo e rifugio per insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi.
Coinvolgimento attivo della comunità
L’area sarà gestita dalla Cooperativa tramite convenzione con il Comune, che ne garantirà anche la manutenzione. Come sottolineato dall’assessore all’Ambiente Simone Gotti, “si tratta di un’opera destinata a restare verde, vincolata alla sua funzione ambientale e quindi sottratta a qualsiasi rischio di edificazione futura”.
Il bosco urbano, oltre a migliorare l’ambiente fisico, sarà anche uno strumento didattico e partecipativo, con attività di sensibilizzazione che coinvolgeranno gli studenti delle scuole stezzanesi.
Il progetto nasce anche come reazione ai segnali lanciati dalla pandemia, che ha messo in evidenza la necessità di riequilibrare il rapporto tra uomo e natura. Interventi come quello di Stezzano mirano non solo alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche al benessere psicofisico dei cittadini, offrendo spazi di connessione con la natura a pochi passi da casa.