Un tamponamento a un semaforo di via Roma a Bergamo si è trasformato in un episodio di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo l’urto, entrambi i conducenti avevano accostato per compilare la constatazione amichevole, ma il responsabile, un 45enne marocchino residente in città, ha improvvisamente deciso di ripartire, lanciando un gestaccio verso l’altro automobilista.
Ignorava che quest’ultimo fosse il comandante del nucleo Radiomobile dei carabinieri di Bergamo, libero dal servizio. Il militare ha immediatamente seguito il fuggitivo fino alla sua abitazione, avvisando i colleghi in arrivo sul posto. Una volta parcheggiata l’auto, il comandante si è qualificato, ma ha ricevuto una reazione violenta.
Secondo la ricostruzione, il 45enne, di professione giardiniere, ha prima lanciato un pacchetto di sigarette contro il petto del militare e poi lo ha colpito con un pugno. All’arrivo della pattuglia, l’uomo ha spintonato anche i carabinieri in divisa. La situazione è degenerata ulteriormente con l’intervento di un terzo individuo, che ha colpito il comandante al volto con un telefono cellulare, provocandogli una lesione giudicata guaribile in dieci giorni, prima di dileguarsi.
Il marocchino è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e condotto in direttissima. Davanti al giudice si è dichiarato innocente, sostenendo di non aver tamponato né colpito il comandante e di trovarsi impegnato a scaricare l’auto mentre quest’ultimo discuteva con un’altra persona. L’arresto è stato convalidato con obbligo di firma in attesa del processo fissato per il 10 settembre.