Revocati i domiciliari al camionista dopo lo schianto mortale sulla 42

Il 71enne era stato arrestato per omicidio stradale dopo l'incidente costato la vita al poliziotto e nuotatore Federico Troletti. Esami tossicologici negativi e nessun precedente penale.

Sono stati revocati i domiciliari al conducente del camion coinvolto nel tragico incidente stradale di martedì scorso sulla statale 42, all’incrocio con la provinciale 510, in territorio di Costa Volpino. Nell’impatto ha perso la vita Federico Troletti, 48 anni, poliziotto bresciano e volto noto del nuoto in acque libere. Il motociclista si era schiantato contro il mezzo pesante durante un tentativo di inversione di marcia da parte del camionista.

Il pubblico ministero Alessio Bernardi, titolare dell’indagine, ha disposto la revoca della misura cautelare dopo aver accertato che l’autista, un 71enne residente in provincia di Cuneo, era risultato negativo ai test tossicologici, senza precedenti penali e si è messo a disposizione delle autorità immediatamente dopo l’accaduto.

L’uomo è accusato di omicidio stradale

L’autista del camion, di origine turca, è indagato per omicidio stradale per la morte di Troletti e per lesioni gravi nei confronti della passeggera, una familiare del motociclista, rimasta gravemente ferita nell’impatto. La Procura aveva inizialmente optato per l’arresto facoltativo, come previsto dalla recente modifica al codice della strada (fine 2024), nei casi di omicidio stradale con manovre pericolose, tra cui l’inversione di marcia.

Secondo le prime ricostruzioni, il 71enne, di ritorno da un cantiere in Valcamonica insieme a due colleghi, avrebbe sbagliato direzione e tentato di tornare sulla statale 42 eseguendo una manovra improvvisa e pericolosa. Proprio in quell’istante è sopraggiunta la moto su cui viaggiava Troletti, che non ha potuto evitare l’impatto, venendo sbalzato a oltre dieci metri di distanza e morendo sul colpo.

Migliorano le condizioni della passeggera

La donna che viaggiava con lui è stata trasportata in elicottero all’ospedale Civile di Brescia, dove è tuttora ricoverata. I sanitari riferiscono che le sue condizioni, seppur gravi, sono in fase di miglioramento. La comunità si è stretta attorno alla famiglia, nella speranza di una ripresa completa.

Troletti, atleta e organizzatore di eventi

Federico Troletti era molto noto nell’ambiente sportivo lombardo, non solo per la sua carriera nella Polizia di Stato, ma anche per le sue imprese nel nuoto in acque libere. Aveva attraversato i principali laghi lombardi a nuoto e si era distinto per l’organizzazione di eventi sportivi nel Sebino, capaci di attirare atleti da tutta Italia.

Originario di Cividate Camuno, viveva a Malegno con la moglie e le due figlie. La sua morte ha suscitato una grande ondata di cordoglio sui social, dove in centinaia lo hanno ricordato come una persona solare, appassionata e generosa.

Attesa per l’ultimo saluto

La salma è stata trasferita a Brescia per l’autopsia, disposta dalla Procura. Nelle prossime ore è atteso il nulla osta per l’organizzazione dei funerali, che si terranno probabilmente nel fine settimana. La comunità di Malegno e quella di Cividate Camuno si preparano a rendere omaggio a uno dei loro cittadini più amati.

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