L’autostrada Bergamo-Treviglio si prepara a diventare un’infrastruttura strategica per la mobilità lombarda, con una stima media di 17.960 veicoli al giorno nel primo anno di esercizio, di cui circa il 18% rappresentato da mezzi pesanti. I dati emergono da uno studio commissionato da Autostrade Bergamasche, il consorzio che ha ottenuto l’appalto per la progettazione, realizzazione e gestione della tratta per 63 anni, e redatto dalle società di consulenza Steer e dallo studio ingegneristico Vescia.
Il progetto mira a migliorare la viabilità tra le autostrade A4, A35 e A58, offrendo un’alternativa efficace anche per i collegamenti con la A1 Milano-Bologna. Secondo Giuseppe Bonanno, capo progettista dell’opera, i numeri previsti sono ritenuti attendibili e fondamentali per consolidare la fiducia degli investitori, in quanto supportano la sostenibilità finanziaria del piano.
Incremento del traffico e sostenibilità economica
Nel lungo periodo, la crescita del traffico sarà significativa: si prevede che al termine della concessione si raggiungeranno i 40mila veicoli giornalieri, suddivisi in 32mila leggeri e 8mila pesanti. Lo studio include proiezioni dettagliate dei volumi di traffico nei singoli tratti dell’autostrada, con picchi previsti nel segmento fra Levate e la provinciale 122 Francesca, dove il passaggio medio giornaliero stimato è di 21.463 veicoli.
Il tratto iniziale tra la tangenziale Sud di Bergamo e Levate toccherà i 19.025 veicoli al giorno, mentre quello tra la provinciale 122 e l’ex statale 42 ne vedrà passare 16.336. Il segmento meno trafficato, tra la ex statale 42 e la provinciale 11, accoglierà 14.796 veicoli al giorno.
Effetti sul traffico secondario
Il nuovo collegamento avrà anche un impatto importante sulla rete stradale secondaria. I modelli di simulazione evidenziano una riduzione del traffico del 4,6% nelle aree limitrofe già nel primo anno di esercizio, equivalente a circa 2,4 milioni di veicoli in meno. Tra le strade più interessate dal calo di circolazione figurano la ex statale 42 (tra Stezzano e Treviglio), la provinciale 525 (zona di Boltiere e Vaprio), la provinciale 122 e la provinciale 11.
Secondo gli esperti, la percentuale di riduzione salirà al 5,5% entro il 2035, proseguendo poi proporzionalmente all’aumento dell’uso dell’autostrada. Tali cambiamenti si tradurranno in tempi di percorrenza ridotti, minore traffico urbano pesante e una significativa diminuzione dell’usura delle strade locali.
Benefici in termini di durata delle infrastrutture esistenti
Una delle ricadute più rilevanti riguarda la vita utile risparmiata delle strade attualmente sovraccariche, grazie al decongestionamento previsto. In base allo studio, la ex statale 591 nel tratto di Morengo guadagnerà 8,4 anni di vita. Ancora più marcati i benefici sulla ex statale 42: 19,2 anni risparmiati nel tratto di Stezzano e 7,2 a Treviglio. Anche la provinciale 525 mostrerà effetti positivi, con 4,8 anni di vita guadagnati nel tratto di Boltiere e 3,6 in quello di Vaprio.