In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza stradale, la provincia di Bergamo registra un inquietante aumento degli incidenti stradali mortali e delle violazioni delle norme di circolazione. Il fenomeno, che si inserisce in un periodo di acuto dibattito nazionale, sottolinea la necessità di un approccio più rigoroso e responsabile alla guida.
Incidenti stradali: un triste bilancio
Nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023, Bergamo ha registrato 44 incidenti stradali mortali, un incremento significativo rispetto ai 29 del periodo precedente, equivalente a una vittima ogni otto giorni. Questo dato, oltre a segnare un tragico record, rifletta un panorama di generale mancata osservanza delle norme del Codice della Strada, come evidenziato dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha rilevato un aumento dei fascicoli per omicidio stradale da 29 a 44. Un dettaglio inquietante è che, in molti di questi casi, gli autori dei fatti-reato non si sono fermati a prestare soccorso, preferendo invece darsi alla fuga.
La risposta della Magistratura
La Procura, guidata da Maria Cristina Rota, ha osservato che l’andamento generale del fenomeno criminoso nella provincia è rimasto pressoché costante, ma ha sottolineato un significativo aumento delle violazioni delle norme in materia di circolazione stradale. Questo trend allarmante ha spinto le Procure del distretto a segnalare al pg Guido Rispoli la necessità di una maggiore vigilanza e di un’azione di contrasto più efficace.
La questione degli infortuni sul lavoro
Parallelamente, si registra un lieve incremento degli infortuni sul lavoro, con tre decessi e un aumento dei procedimenti per lesioni colpose da 68 a 81. La risposta delle autorità include un’intensificazione delle attività di vigilanza e controllo, ma emerge chiaramente che non è sufficiente delegare ai controllori. È fondamentale promuovere una cultura del rispetto delle regole per ridurre la convinzione diffusa che gli incidenti siano una fatalità inevitabile.
Violenze e reati contro i minori
Anche il numero delle violenze sessuali è in aumento, passando da 145 a 198, con un preoccupante incremento dei reati contro minori e di natura sessuale contro minori. In particolare, i fascicoli aperti per violenze sessuali su minori di 14 anni sono triplicati, sottolineando una situazione allarmante che richiede attenzione e interventi mirati. 10 sono relativi a vittime di violenza sessuale di età inferiore ai 14 anni (erano 3 l’anno scorso); due le violenze di gruppo (una invece nel periodo precedente). In aumento anche i procedimenti che riguardano lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione minorile e quelli per pedopornografia (da 3 a 7).