I monti Cabianca e Madonnino, situati nell’alta Val Brembana, si ergono maestosi come giganti coperti di ghiaccio e neve.
Queste vette sono note per attirare avventurieri esperti e alpinisti durante questa stagione, data la loro natura imponente e le sfide che presentano. Questi monti, che svettano vicino al rifugio Fratelli Calvi, sono un simbolo della regione e rappresentano una meta ambita per chi è adeguatamente equipaggiato e in ottima forma fisica.
Nonostante la loro fama tra gli appassionati di scalate estreme, anche gli escursionisti meno esperti hanno l’opportunità di esplorare le aree più accessibili ai piedi di queste montagne. Qui, possono immergersi nella bellezza della natura e sperimentare l’emozione di una passeggiata con le ciaspole tra paesaggi invernali mozzafiato. Questa esperienza offre una vista panoramica senza pari, considerata tra le più incantevoli della Bergamasca.
Il tragitto classico inizia dal pittoresco borgo di Carona, proseguendo lungo il sentiero segnato dal CAI 210. Questo percorso ben segnalato conduce verso il rifugio Calvi, attraversando scenari naturali di straordinaria bellezza. Durante le circa due ore di cammino, i visitatori possono ammirare l’invaso artificiale del lago di Fregabolgia, situato a 1.800 metri di altitudine. Quest’area, avvolta in un manto nevoso, si rivela agli occhi dei viaggiatori come una vera e propria cartolina da un mondo incantato. Per chi non è abituato a lunghe camminate in montagna, questo punto rappresenta un ottimo luogo per fermarsi e godere della vista delle vette più spettacolari della Val Brembana.
Sul lato destro, si impone la maestosa parete del monte Cabianca, caratterizzata da affascinanti formazioni di neve che si snodano fino alla sua vetta. Questa parete rappresenta una sfida adatta solo agli scalatori più esperti. Coloro che desiderano affrontare questa impresa devono attraversare la diga e avanzare verso le ripide pareti della montagna. Armati di piccozza e ramponi, gli alpinisti affrontano un canale con pendenze di circa 40-45 gradi, culminando in una cornice di neve che, sebbene possa sembrare proibitiva da lontano, si rivela sorprendentemente accessibile.
Raggiungendo la cima a 2.601 metri, gli scalatori sono accolti da una campanella commemorativa e un panorama mozzafiato. Dalla sommità, è possibile godere di una vista eccezionale che abbraccia una vasta gamma di gruppi montuosi, tra cui l’Adamello, la Presolana, il Guglielmo, il lago d’Iseo, il Poris-Cabianca, il Pizzo Tre Signori, il Monterosa, la Disgrazia e il Bernina, senza dimenticare il vicino Pizzo del Diavolo di Tenda.
Questo spettacolo naturale offre un’esperienza indimenticabile per ogni visitatore, sia per gli esperti scalatori sia per coloro che preferiscono godersi la bellezza delle montagne da una prospettiva più tranquilla.