Durante una serie di operazioni di controllo condotte nei pressi della stazione ferroviaria di Bergamo, decine di individui sospettati di spaccio sono stati arrestati. Questi arresti sono avvenuti come parte degli sforzi per contrastare il crescente degrado e la criminalità nella zona. In particolare il sottopasso che porta in via Gavazzeni, soprattutto dopo la chiusura dei binari in direzione Ponte San Pietro e quindi Milano-Porta Garibaldi via Carnate, s’è anche trasformato in luogo di traffici illeciti, senza contare i bivacchi della zona dei vecchi magazzini ferroviari a est per chi deve raggiungere il binario per Brescia.
Le operazioni di controllo sono state condotte da diverse forze dell’ordine, tra cui la Polizia Locale, i Carabinieri e la polizia di Stato, in collaborazione con la Guardia di finanza. I risultati di queste operazioni sono stati impressionanti: durante i primi giorni di controlli, dal 22 al 24 gennaio, sono state identificate 73 persone, altre 7 sono state denunciate per spaccio o immigrazione irregolare, 4 sono state segnalate per possesso di droga e 6 sono state espulse dall’Italia.
Sono i risultati dei 6 “servizi straordinari di controllo del territorio” organizzati nell’area della stazione dalla polizia locale, in collaborazione con i carabinieri, la polizia di Stato e la Guardia di finanza, tra lo scorso 24 gennaio e il 21 febbraio. Il 12, il 13 e il 20 febbraio, infine, altri controlli con una quarantina di identificati.
Questi arresti dimostrano l’impegno delle autorità nel contrastare il degrado e l’illegalità nella stazione ferroviaria. Il coordinamento tra le varie agenzie e l’assistenza dei cittadini sono essenziali per garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano la zona.