Il Comune di Bergamo ha raggiunto un importante traguardo firmando il suo primo contratto Epc (Energy performance contract), portando a casa un risparmio significativo annuale sulle bollette del riscaldamento degli edifici pubblici. La decisione di adottare questo strumento è stata guidata dalla volontà di rinnovare il fornitore del riscaldamento degli edifici comunali per i prossimi 10 anni.
Il Comune di Bergamo taglia le spese sul riscaldamento
Il bando, a cui hanno partecipato aziende di rilevanza come A2A e Pavoni, ha incluso non solo l’acquisto di fonti di calore, ma anche la sistemazione e l’efficientamento di diversi edifici di proprietà pubblica. Questo approccio integrato si inserisce nell’ambito di contratti Epc, che vanno oltre la fornitura di energia, coinvolgendo miglioramenti strutturali e investimenti. Il Comune ha stanziato circa 10 milioni di euro per investimenti, compresi interventi obbligatori e miglioramenti opzionali, come la realizzazione di cappotti, serramenti e centrali termiche in diverse scuole di proprietà comunale. L’offerta vincente di A2A e Pavoni ha incluso tutti questi lavori, offrendo anche vantaggi economici significativi rispetto alle offerte concorrenti.
Il nuovo gestore, oltre a eseguire gli investimenti, si occuperà della manutenzione e della gestione di tutte le attività connesse alla fornitura del servizio di riscaldamento. Complessivamente, il Comune prevede di risparmiare oltre 1 milione di euro all’anno, riducendo la spesa annuale per il riscaldamento a 3,5 milioni. Con il nuovo modello di servizio, il Comune si propone di raggiungere vari obiettivi, tra cui una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 2.180 tonnellate all’anno, il telecontrollo delle centrali termiche per ridurre gli sprechi, l’ottimizzazione dei servizi tramite call center e control room specifica, e la formazione degli utenti per il contenimento dei consumi.