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Bergamo al primo posto per sequestri di hashish: dati preoccupanti

Oltre all'hashish, su queste piattaforme sono in vendita anche cocaina, metanfetamina, funghi allucinogeni e altre sostanze

Nel primo trimestre del 2024, la provincia di Bergamo ha segnato un record sconcertante: 984,03 chilogrammi di hashish sequestrati, il dato più alto in Italia. Questo supera i sequestri di città come Milano e Roma, secondo i dati pubblicati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Tale cifra impressionante è in gran parte attribuibile a un’operazione condotta dalla Questura di Milano lo scorso febbraio, durante la quale sono stati scoperti 885 chili di sostanza in un garage a Treviglio. Il carico includeva 120 chili in borsoni e 765 chili all’interno di un furgoncino.

Bergamo al primo posto per sequestri di hashish

Si tratta di numeri che richiamano eventi del passato, come il sequestro di 917 chili di hashish avvenuto nel 2008 a Bergamo. Questo episodio coinvolgeva il noto narcotrafficante Pasquale Locatelli, conosciuto come “Mario di Madrid”, un importante broker di cocaina in Europa. Oltre a Bergamo, altri quantitativi significativi sono stati sequestrati in varie località della provincia, come Verdello e Borgo Palazzo. In quest’ultimo quartiere, i carabinieri hanno arrestato un individuo con 80 chili di sostanza.

L’hashish è ampiamente diffuso e facilmente accessibile tramite piattaforme di messaggistica come Telegram, dove esistono veri e propri mercati virtuali dello spaccio. Qui, i venditori accolgono i potenziali acquirenti invitandoli ad effettuare ordini con pochi clic. Le sostanze sono esposte con tanto di listino prezzi, compresi alcuni panetti con svastiche disegnate sopra. Oltre all’hashish, su queste piattaforme sono in vendita anche cocaina, metanfetamina, funghi allucinogeni e altre sostanze. Tra queste spicca la “Blu Punisher”, una droga sintetica con una potenza superiore a quella della comune pastiglia di Mdma. Le consegne avvengono con diverse modalità di pagamento, principalmente in bitcoin e Pay-pal. Inoltre, la vetrina virtuale offre anche banconote contraffatte, evidenziando la diversificazione dell’offerta nel mercato della droga.

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