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Bergamo: stretta su misure di sicurezza e controlli

Recepite anche dalla Prefettura di Bergamo le direttive del Viminale su possibili attacchi terroristici ispirati dalle crisi internazionali

Sicurezza rafforzata per le tensioni internazionali

Con la crescente tensione globale, specialmente dopo recenti attacchi come quello dell’Iran a Israele, l’Italia ha aumentato significativamente le misure di sicurezza. Dall’inizio di ottobre, quando Hamas ha attaccato Israele, il Viminale ha elevato le precauzioni attorno a 28.000 potenziali obiettivi di attacco terroristico sul territorio nazionale, includendo 250 di massima priorità. Questa decisione ha portato a un innalzamento del livello di allerta al massimo possibile, con un rafforzamento delle misure già esistenti e un ampliamento del focus su eventi culturali, sportivi e musicali.

Controllo intensificato su eventi e luoghi sensibili

Nella Bergamasca, la risposta alle direttive nazionali è stata tempestiva e decisa. Durante un incontro in Prefettura, presieduto dal prefetto Giuseppe Forlenza, è stata discussa l’attuazione delle nuove direttive di sicurezza. La regione ha visto l’attenzione particolare è rivolta a luoghi istituzionali, culturali, di culto, e commerciali come stazioni, aeroporti e centri commerciali, oltre a eventi imminenti come la “Fiera dei Librai”. Oltre a questi, anche gli eventi sportivi come la partita Atalanta-Liverpool sono stati oggetto di specifici piani di sicurezza.

Incidenti e proattività nella prevenzione

La proattività delle forze dell’ordine locali è stata dimostrata recentemente quando, durante un controllo notturno, una pattuglia ha intercettato tre individui che tentavano di introdurre droga e cellulari in un carcere locale tramite un drone. Questo episodio sottolinea non solo la vigilanza costante, ma anche l’adattamento delle tattiche di sicurezza a metodi sempre più sofisticati da parte di malintenzionati.

Focus sui “lupi solitari” e interventi di intelligence

Un aspetto particolarmente delicato, evidenziato anche dal ministro Matteo Piantedosi, riguarda la minaccia rappresentata dai cosiddetti “lupi solitari” – individui che agiscono indipendentemente da reti terroristiche organizzate. Questa minaccia ha spinto ad un’ulteriore intensificazione dei controlli, specialmente durante eventi di grande affluenza, dove i partecipanti possono essere soggetti a verifiche rigorose. Parallelamente, continua l’azione di intelligence, focalizzata su ambienti potenzialmente a rischio come le comunità islamiste, le carceri, e i cosiddetti foreign fighters, per prevenire e intercettare possibili cellule terroristiche prima che possano agire.

In conclusione, mentre la Bergamasca, come il resto dell’Italia, si adegua a una realtà di minacce in evoluzione, la risposta delle autorità dimostra un impegno continuo e robusto per garantire la sicurezza di cittadini e visitatori in ogni ambito della vita pubblica.

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