Nella tranquilla area della Bassa Bergamasca Orientale, un’operazione congiunta tra la Polizia Locale e i medici veterinari dell’Ats di Bergamo ha portato alla luce un caso di allevamento abusivo di cani, specificamente di razza bassotto tedesco a pelo lungo. Questa attività illecita, concentrata nella vendita di cani con pedigree, operava senza le necessarie autorizzazioni comunali e condizioni strutturali adeguate, sfruttando siti di e-commerce per la commercializzazione degli animali, con prezzi che partivano da 1600 euro per cucciolo.

La scoperta è avvenuta in uno dei tre comuni sotto la giurisdizione del Distretto di Polizia Locale, tra Romano, Covo e Bariano, ma la località precisa non è stata divulgata. Gli animali erano detenuti in spazi ristretti e in condizioni igieniche precarie, con strutture non conformi alle dimensioni minime richieste dalla legge. Le condizioni di detenzione includevano lettiera di truciolato e carta, senza ciotole adeguate per acqua e cibo a causa dello spazio limitato.

Il sequestro amministrativo effettuato ha coinvolto 30 cani, tra cui 11 cuccioli, e ha imposto una drastica riduzione del numero di animali, limitandolo a 10 unità. Questa misura prevede la futura cessione gratuita degli animali, post istanza di dissequestro.

Il caso sottolinea un fenomeno emergente legato agli allevamenti abusivi di animali d’affezione a scopi commerciali, spesso promossi tramite piattaforme online e social media. La Polizia Locale consiglia cautela nell’acquisto di animali da compagnia, enfatizzando l’importanza di verificare che allevatori e commercianti rispettino le normative vigenti.