Non c’è orario o giorno di chiusura per il “supermarket della droga” che si è sviluppato intorno alla stazione ferroviaria di Bergamo, in particolare nelle vie Bonomelli, Paglia, Novelli e nelle vicinanze di Piazzale Marconi. Questo mercato illegale è sempre attivo, con pusher che si muovono senza sosta per soddisfare la domanda di eroina, marijuana e altre sostanze stupefacenti. La zona è sorvegliata sia dai commercianti locali, che spesso chiudono un occhio, sia dalle forze dell’ordine, che monitorano costantemente l’area, ma il fenomeno continua a prosperare.
Come ripota L’Eco do Bergamo, Il primo avamposto del mercato si trova all’incrocio tra via Bonomelli e via Paglia, una zona molto trafficata dove i pusher offrono apertamente la loro “merce”. In pochi minuti si possono notare le dinamiche consolidate del traffico: uomini ben vestiti, giovani e meno giovani, si fermano brevemente, scambiano qualcosa con i venditori e ripartono rapidamente. Le transazioni sono veloci, a volte avvengono persino sotto gli occhi di turisti ignari, diretti alla stazione con i loro bagagli.
Uno dei metodi più comuni di spaccio include l’uso di monopattini per le consegne. I pusher, spesso giovani stranieri, nascondono le dosi di droga in aiuole o altre zone discrete. Quando un cliente richiede una dose, uno di loro recupera la sostanza nascosta e parte immediatamente in monopattino per effettuare la consegna. Gli scambi avvengono in luoghi prestabiliti, come pensiline degli autobus, il sottopasso pedonale o altre strade vicine, come via Bono e via Gavazzeni. Le transazioni sono talmente rapide che spesso il pusher non scende nemmeno dal monopattino, facilitando una fuga veloce in caso di necessità.
Nonostante la costante presenza delle forze dell’ordine, che pattugliano regolarmente la zona, il traffico di droga continua in maniera quasi ininterrotta. Di giorno, la situazione può sembrare più tranquilla, ma di notte la zona si riempie di spacciatori e clienti, e gli scontri non sono rari. Alcuni commercianti raccontano di episodi di violenza, come quello di un pusher ubriaco che ha aggredito l’auto di una donna al semaforo, solo per essere allontanato dai suoi stessi “colleghi” preoccupati di non attirare troppa attenzione sulle loro attività.
Il profilo dei clienti è principalmente italiano, a conferma del fatto che la domanda di sostanze stupefacenti continua a essere alta. La facile accessibilità e la rapidità con cui si possono ottenere le droghe hanno trasformato questa zona in un punto di riferimento per lo spaccio in città, alimentando un ciclo difficile da interrompere.