L’Amministrazione Comunale di Caravaggio è intervenuta per coprire oltre quattromila euro di spese condominiali non pagate da alcuni inquilini morosi di case popolari situate in via San Rocco, nella frazione di Masano. Questa decisione si rende necessaria per evitare il taglio delle forniture di gas allo stabile, che avrebbe potuto creare un grave problema sociale, lasciando senza acqua calda e riscaldamento tutte le famiglie del condominio, comprese quelle in regola con i pagamenti.
Case popolari, un problema ricorrente
La situazione non è nuova per il Comune di Caravaggio. Già in aprile, l’Amministrazione aveva dovuto intervenire con un versamento di seimila euro per lo stesso stabile. Questa volta, pochi giorni prima di Ferragosto, l’Ufficio tecnico comunale ha stanziato altri quattromila e 444 euro per saldare il debito accumulato da diverse famiglie morose. Il sindaco Claudio Bolandrini ha spiegato che l’intervento è stato dettato dalla necessità di prevenire un problema sociale maggiore, che avrebbe potuto comportare il ricollocamento di minori in strutture diverse, con ulteriori complicazioni e costi.
Tentativi di recupero delle spese anticipate
Il Comune prevede di recuperare le somme anticipate tramite piani di rientro dagli inquilini morosi, come già avvenuto in passato in situazioni simili. Un caso analogo si era verificato a Vidalengo, dove l’Amministrazione era riuscita a recuperare le somme versate in anticipo. Tuttavia, in altri casi più complessi, si è dovuto ricorrere a soluzioni legali, fino ad arrivare allo sfratto esecutivo nei casi di morosità reiterata.
Il dibattito sulla gestione delle case popolari
Questo episodio riaccende il dibattito sulla gestione delle case popolari nella Bassa Bergamasca, in particolare in relazione all’assegnazione degli alloggi e al pagamento delle spese condominiali in caso di morosità. Dal momento che l’assegnazione avviene ora sulla base di una graduatoria d’Ambito e non più solo comunale, i Comuni che hanno investito nell’edilizia popolare si trovano a dover coprire anche le spese degli inquilini morosi provenienti da altre località. La questione sarà probabilmente affrontata nuovamente a settembre, alla ripresa delle attività dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito di Treviglio.