L’idea che il pubblico impiego non sia un mondo per giovani viene smentita dai dati recenti: negli ultimi dieci anni, in provincia di Bergamo, il numero di dipendenti pubblici under 35 è quasi raddoppiato, passando dal 10,3% al 18,6% del totale.
Un trend in crescita
Nel 2014, in un contesto segnato da austerità e difficoltà nel ricambio generazionale, i giovani dipendenti pubblici in Bergamasca erano solo 4.252 su un totale di 41.191. Nel 2023, il totale dei dipendenti pubblici è salito a 45.370, con gli under 35 che hanno raggiunto quota 8.453, segnando un aumento del 98,8%.
La crescita è stata lineare ma ha subito un’accelerazione negli ultimi anni, grazie a un incremento delle assunzioni in settori come sanità e scuola. Il Pnrr ha giocato un ruolo decisivo, aprendo nuove opportunità lavorative in ambiti strategici, mentre la pandemia ha evidenziato l’importanza della sicurezza del lavoro pubblico.
I settori più attrattivi
Tra i comparti che hanno beneficiato maggiormente del ricambio generazionale:
- Scuola, con 4.397 giovani dipendenti, il settore più rappresentato.
- Sanità, che conta 1.945 under 35, attratta da condizioni di lavoro spesso più favorevoli rispetto al privato.
- Forze dell’ordine, con 1.044 giovani assunti.
- Enti locali, che però faticano a trovare figure specializzate, come ingegneri e architetti.
Stabilità contrattuale in miglioramento
Un altro aspetto positivo è la crescita della stabilità lavorativa per i giovani dipendenti pubblici. Nel 2023, il 55,3% degli under 35 ha un contratto a tempo indeterminato, rispetto al 49,8% del 2014.