Un caso di aggressione in una scuola primaria di Colognola
Un grave episodio di violenza si è verificato all’Istituto comprensivo Muzio, nel quartiere di Colognola, a Bergamo. Secondo quanto riportato, un bambino di sei anni, frequentante la prima elementare della Primaria “Italo Calvino” e con disturbo autistico, sarebbe stato aggredito da un altro alunno, più grande di un anno, durante una pausa nei bagni della scuola. Il fatto è avvenuto mercoledì 15 gennaio e ha causato traumi refertati presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Dinamica dell’aggressione
L’episodio tra i due bambini, che frequentano classi diverse, sarebbe avvenuto nei servizi igienici. Qui, il bambino della seconda classe avrebbe strattonato il più piccolo per il collo, colpendolo poi alla guancia. L’aggressione avrebbe provocato traumi alla testa e alla mandibola, successivamente refertati dai medici.
La denuncia e le segnalazioni
A seguito dell’accaduto, il bambino è stato portato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove i medici hanno certificato i traumi subiti. La madre, un’avvocatessa-influencer nel settore food di Bergamo, Vatinee Suvimol, ha quindi sporto denuncia presso la Procura, segnalando l’episodio anche all’Ufficio scolastico territoriale e all’Assessorato all’Istruzione. La vicenda è stata resa pubblica anche sui social dalla donna, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla delicata situazione.
Un problema di lunga data
Secondo le dichiarazioni della madre, la situazione critica si protrarrebbe dall’inizio dell’anno scolastico. L’alunno autore dell’aggressione sarebbe stato coinvolto in altri episodi di danneggiamenti e violenze rivolte sia verso altri bambini che verso il personale scolastico. La difficile gestione della situazione avrebbe portato alcuni insegnanti, tra cui una docente di sostegno, a dimettersi dall’incarico.
Le indagini e gli sviluppi
La denuncia depositata include richieste di audizione per alcune insegnanti delle classi coinvolte, oltre che per la docente di sostegno che ha lasciato l’incarico. Nonostante le dichiarazioni della madre, l’Assessorato all’Istruzione ha fatto sapere di non aver ricevuto segnalazioni formali su questa vicenda durante gli incontri con la dirigenza scolastica. Tuttavia, l’Assessorato sotto la responsabilità di Marzia Marchesi ha annunciato che convocherà i propri collaboratori per approfondire i fatti.
Sicurezza e inclusione: la scuola nel mirino
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle scuole, soprattutto in contesti che coinvolgono studenti con esigenze educative speciali. La vicenda è ora sotto la lente d’ingrandimento della Procura e delle autorità competenti, con l’auspicio che vengano adottate misure per garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli alunni.