A Bergamo è stato firmato un protocollo d’intesa innovativo tra l’Ordine dei Fisioterapisti, l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma Bergamo, segnando un passo significativo per l’integrazione delle cure sanitarie. Si tratta del primo accordo nazionale che vede fisioterapisti e farmacisti collaborare per migliorare l’accessibilità alle cure fisioterapiche, sfruttando la capillarità delle farmacie sul territorio.
L’obiettivo è rendere le prestazioni fisioterapiche più accessibili ai cittadini, garantendo al contempo la professionalità degli operatori coinvolti. Solo i fisioterapisti regolarmente iscritti all’Ordine potranno offrire trattamenti terapeutici nelle farmacie, assicurando elevati standard di qualità e sicurezza.
Farmacie come hub sanitari per la fisioterapia
Le farmacie sono da sempre un punto di riferimento per la salute pubblica, soprattutto in zone prive di strutture sanitarie o studi fisioterapici. Grazie a questo protocollo, le farmacie si arricchiranno di nuovi servizi, offrendo trattamenti fisioterapici qualificati in spazi sicuri e facilmente accessibili.
Oltre alla possibilità di ricevere cure fisioterapiche, i cittadini potranno partecipare a iniziative di educazione sanitariasu temi legati all’uso corretto dei farmaci e ai benefici della fisioterapia. Il progetto punta a rafforzare il ruolo di farmacisti e fisioterapisti come figure chiave per la prevenzione e la cura, guidando i pazienti verso percorsi sanitari personalizzati.
Un modello di assistenza integrata e innovativa
L’accordo si inserisce nel contesto più ampio della farmacia dei servizi, con l’obiettivo di trasformare le farmacie in centri di assistenza sanitaria integrata. Questo modello consente di avvicinare i servizi sanitari ai cittadini, garantendo maggiore accessibilità alle cure e facilitando la continuità assistenziale tra diversi professionisti.
Verso nuove opportunità per la sanità territoriale
Attualmente, le prestazioni fisioterapiche offerte nelle farmacie sono a carico del cittadino, ma il protocollo potrebbe aprire la strada a soluzioni di rimborso tramite il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’accordo firmato a Bergamo potrebbe diventare un modello replicabile in altre città italiane, favorendo un’evoluzione del sistema sanitario localebasata su un approccio multidisciplinare e sull’integrazione tra professionisti della salute.
Questo protocollo segna un nuovo capitolo nella cooperazione tra sanitari, mettendo il paziente al centro di una rete assistenziale più vicina e accessibile.