Sabato 20 aprile, alle 15.30, la Biblioteca Elisa Perani di Casnigo diventa un palcoscenico di scoperte preistoriche, ospitando Cristiano Dal Sasso, noto paleontologo e ricercatore del Museo di Storia Naturale di Milano, Sezione di Paleontologia dei Vertebrati. L’evento, intitolato “Sulle tracce della vita”, è organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e includerà un’esposizione della collezione di fossili di Marco Balestra. La mostra sarà accessibile da venerdì 19 a domenica 21 aprile, con orari di apertura dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18, nella Sala Guerini Gualzetti, vicino alla chiesa di San Giovanni Battista.
Il palentologo Dal Sasso
Cristiano Dal Sasso, celebre per il suo contributo alla paleontologia e autore del libro “I dinosauri spiegati a mio figlio” (Piemme 2022), ha partecipato a scoperte significative, inclusa quella dello “Scipionyx samniticus”, soprannominato giornalisticamente “Ciro“. Questo dinosauro, scoperto nel 1980 a Pietraroja da Giovanni Todesco, è uno dei più piccoli al mondo ma di enorme importanza scientifica. “È uno dei dinosauri più piccoli al mondo”, spiega Dal Sasso, “ma la sua importanza scientifica è enorme. Nel 1998 fu riconosciuto a livello internazionale come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, conquistando la copertina di Nature per il suo eccezionale stato di conservazione. Con il collega Simone Maganuco fra il 2005 e il 2011 abbiamo riesaminato il fossile con l’ausilio di tecniche innovative, scoprendo che gli organi interni di Scipionyx sono fossilizzati in modo ancora più eccezionale, fino a livello cellulare e subcellulare. Insomma, quell’esserino non più lungo di cinquanta centimetri è, tuttora, il dinosauro meglio conservato al mondo”.
Le nuove tecniche
Il paleontologo ha anche esplorato nuove tecnologie che rivoluzionano lo studio dei dinosauri. “La tac e la micro tac ci permettono di vedere all’interno di rocce anche molto compatte senza danneggiare il fossile. La paleoproteomica ci consente di studiare addirittura le paleomolecole residuali che sono conservate nei fossili. Per reperti recenti di animali che hanno 2-3 milioni di anni, è possibile sequenziare alcune catene di Dna e capire la parentela di animali estinti con quelli attuali, affinando così gli alberi genealogici”, ha detto Dal Sasso in un’intervista al Giornale di Vicenza.
L’incontro di sabato 20 aprile è ad ingresso libero, offrendo a tutti una preziosa opportunità di imparare direttamente da uno dei massimi esperti nel campo della paleontologia.