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Ridefinizione della longevità, l’approccio innovativo di Bergamo

Nuove strategie per una vita più lunga e migliore: il dibattito a Bergamo si focalizza sul benessere nell'età avanzata

Durante la serata inaugurale dell’evento “Bergamo Next Level”, organizzato dall’Università di Bergamo, il concetto di longevità è stato analizzato attraverso una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di illustri ospiti come Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Questo incontro ha messo in luce la necessità di sviluppare nuovi modelli di città e società per migliorare la qualità della vita degli anziani.

La nuova visione di longevità

Il termine longevità va oltre la mera aspettativa di vita. Come ha evidenziato Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto ‘Mario Negri’, “Longevità significa invecchiare senza gli acciacchi della vecchiaia”, differenziandosi dal semplice prolungamento della vita che spesso non si traduce in qualità. L’obiettivo è trasformare la società per tutelare non solo chi invecchia con difficoltà, ma per creare un ambiente che valorizzi ogni fase della vita, inclusi i giovani e gli immigrati, essenziali per una demografia equilibrata.

Iniziative attuali e future a Bergamo

Bergamo, con una significativa percentuale di popolazione anziana, ha implementato diversi progetti per migliorare la vita degli anziani. Tra questi, il progetto ‘WILL’, che promuove una vita attiva attraverso la riorganizzazione delle reti sociali e di vicinato, e la ‘residenzialità leggera’, che permette agli anziani di condividere abitazioni, facilitando l’assistenza reciproca.

Inoltre, il ‘progetto LISA’ offre assistenza da remoto per garantire sostegno continuo alle persone più fragili, migliorando la loro qualità di vita e riducendo il senso di solitudine.

Educazione e salute, pilastri della longevità

L’Università di Bergamo sta investendo risorse significative nell’area della salute, come sottolineato dalla professoressa Caterina Rizzi. Il nuovo corso di dottorato “Health and Longevity” è stato istituito per formare professionisti capaci di affrontare le sfide legate all’anzianità, combinando formazione avanzata e nuove tecnologie.

Il futuro della longevità e il ruolo dell’immigrazione

L’incremento della partecipazione lavorativa e il sostegno alla dimensione familiare sono essenziali per affrontare le sfide demografiche future. L’immigrazione gioca un ruolo cruciale nel colmare il divario generazionale, soprattutto nel mercato del lavoro. Giorgio Gori enfatizza l’importanza di una migrazione “buona e costruttiva”, essenziale per il rinnovamento demografico e lavorativo.

Tecnologia e innovazione per un’età avanzata di qualità

La tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il modo di fare medicina e prevenzione. “Dobbiamo passare da una visione di organo ad un’analisi completa e complessiva”, afferma Remuzzi, sottolineando come la tecnologia offra nuove opportunità per migliorare l’assistenza sanitaria e la gestione delle malattie croniche.

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