Ruba al supermercato Pam e ferisce un poliziotto: arrestato 30enne a Bergamo

L’uomo ha tentato la fuga dopo il furto e ha provocato la frattura a un agente: convalidato l’arresto, disposto il divieto di dimora in città

carabinieri

Tentato furto, fuga rocambolesca e resistenza violenta all’arresto: si è conclusa con un agente ferito e un arresto l’aggressione avvenuta nel pomeriggio di domenica 27 aprile a Bergamo. Protagonista un uomo di 30 anni, marocchino e senza fissa dimora, identificato come A.S., finito in manette dopo aver rubato generi alimentari al supermercato Pam di via Borgo Palazzo e ferito un agente durante l’inseguimento.

Il furto e la fuga tra le vie del centro

La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 17.30 da parte di una dipendente del supermercato, che ha segnalato il comportamento sospetto dell’uomo, intento a nascondere merce addosso e deciso a non restituirla. All’arrivo della volante della polizia, A.S. ha abbandonato il supermercato e si è dato alla fuga verso via dei Cappuccini.

La caccia all’uomo ha coinvolto anche una seconda pattuglia, che lo ha intercettato in via Angelo Maj, dove il 30enne si nascondeva dietro un’auto parcheggiata. Alla vista degli agenti, ha tentato nuovamente la fuga, attraversando pericolosamente la strada e cercando di disfarsi della refurtiva, gettandola dallo zaino.

L’aggressione e l’arresto

Il tentativo di fuga è terminato davanti al supermercato Il Gigante, nei pressi della stazione. Durante l’arresto, A.S. ha opposto resistenza attiva, spingendo un poliziotto contro un cancello di ferro e provocandogli una frattura al mignolo della mano destra, refertata al pronto soccorso. Non pago, ha continuato a divincolarsi sferrando calci, pugni e insultiagli agenti prima di essere definitivamente immobilizzato.

Precedenti e misura cautelare

Una volta portato in questura, A.S. è stato identificato: a suo carico risultano diversi precedenti penali e di polizia. Nella mattinata di lunedì è stato condotto in tribunale, dove il giudice ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti il divieto di dimora a Bergamo e in tutta la provincia. Il processo è stato rinviato, su richiesta della difesa, per consentire ulteriori valutazioni legali.

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